di Laura Ricci su Articolo21.org
Si definisce “un progetto di editoria femminile indipendente” la giovane e dinamica casa editrice Vita Activa che, nata nel dicembre 2014 all’interno dell’Aps Casa Internazionale delle Donne di Trieste, con la sua non facile scommessa festeggia egregiamente i primi due anni di attività.
Il nome beneaugurante e felice, come pure il progetto editoriale che si sta rivelando vincente, fanno riferimento alle parole della filosofa Hannah Arendt, laddove in un passo della sua opera Vita Activa. La condizione umana afferma: “Il fatto che l’uomo sia capace d’azione significa che da lui ci si può attendere l’inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile. E ciò è possibile solo perché ogni essere umano è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità”. Questa idea, che ben rappresenta il desiderio femminile e la sua unicità di genere nel prendere posizione e nell’agire nel mondo, ha spinto dodici donne di diversi settori che hanno un comune riferimento nella Casa Internazionale delle Donne di Trieste, a raccogliersi intorno a un progetto di imprenditoria femminile avanzato a suo tempo dalla Consigliera di Parità Gabriella Taddeo: una proposta che intende valorizzare e diffondere la produzione culturale delle donne, ma premiando la qualità e sostenendo e perseguendo una cultura non discriminante nei confronti di ogni differenza; per questo Vita Activa non chiede alcun contributo per la pubblicazione e non pubblica solo libri di donne ma, purché in linea con le scelte editoriali, anche testi di autori uomini. Tra i generi privilegiati narrativa, saggistica, memorie, fiaba, itinerari. Tra gli intenti esplicitamente dichiarati: mettere in circolazione le parole delle donne, consapevoli che il mondo si cambia con una cura nella pratica e nel pensiero che deve partire da sé; intervenire nelle lacune del mercato editoriale, riproponendo autrici dimenticate o non più edite; garantire la realizzazione di un prodotto finemente curato nella veste grafica e nei materiali, che sappia attirare e fidelizzare lettrici e lettori; esplorare mondi e esperienze contemporanee nazionali e internazionali, per sottoporre al pubblico italiano testi nuovi; crescere e espandersi gradatamente nel mercato nazionale.
Insieme, nel lavoro e nelle scelte, operano donne che condividono la passione per l’agire in relazione e per l’impegno sociale, l’amore per le grandi scrittrici e pensatrici del passato e per quelle più originali e valide del presente, il gusto di andare a riscoprire alcune protagoniste sommerse della storia e della cultura femminile, triestine e non solo: predilezioni che vanno da sacre icone della formazione comune, come Jane Austen, Virginia Woolf, Marguerite Duras, Marguerite Yourcenar, Christa Wolf, Anna Maria Ortese, Elsa Morante, a scrittrici contemporanee come Annie Ernaux e Elena Ferrante; a scrittrici triestine del primo Novecento, come Ida Finzi (Haydèe), Fortuna Morpurgo (Willy Dias), Pia Rimini, Anna Curiel Fano, Alma Morpurgo, raccolte e riproposte da Vita Activa nella bella antologia Oltre le parole. Tra le contemporanee, vanto recente di Vita Activa è la pubblicazione del romanzo autobiografico Attraversando il fiume in bicicletta di Ana Cecila Prenz Kopušar, che ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza tra l’Argentina, da cui la famiglia è scappata a causa della dittatura, Belgrado, in cui ha svolto i suoi studi, e Trieste, dove è vissuta nella giovinezza e lavora attualmente come docente di lingua e letteratura spagnola all’Università.
Sono una decina, per ora, i titoli in catalogo, altrettanti ne sono previsti per il prossimo anno. Oltre alle già citate, da segnalare tra le opere pubblicate Guida sentimentale di Trieste, itinerari “sbilanciati” che raccontano la città da una prospettiva femminile raccogliendo le voci di varie donne triestine della contemporaneità; Gli ospiti non invitati, piccola raccolta di fiabe tradizionali persiane narrate da una giovane donna di madrelingua pārsī (o fārsī) a un’anziana signora italiana; Dice Alice, esito di un laboratorio sull’autobiografia curato da Gabriella Musetti presso la Casa Internazionale delle Donne di Trieste; Chiedi alla Voce, serie di racconti biografici per diffondere la conoscenza di figure di “donne da non dimenticare” realmente vissute, non donne famose ma significative e punto di riferimento nella loro attività. Tra le memorie, di grande interesse la pubblicazione su Mirella Schott Sbisà, ricordi raccolti in forma orale dalla figlia Paola Sbisà negli ultimi mesi di vita della madre che ripercorrono la vita privata e professionale dell’artista triestina, pittrice e ceramista, originaria di una delle agiate famiglie ebraiche mitteleuropee che rendevano Trieste fiorente a fine Ottocento.
Tra gli ultimi titoli usciti Le personagge sono voci interiori, testo che raccoglie le suggestioni di varie autrici derivate dalla lettura di alcuni libri e dall’incontro con le personagge che li animano: una tappa ulteriore del percorso avviato dalla Società Italiana delle Letterate, a cui Vita Activa fa riferimento, sul tema delle “Personagge”: così denominate, per carenza simbolica della lingua, con un gesto creativo all’interno del convegno SIL “L’invenzione delle Personagge” (Trieste 2009). Nel libro Rossella Caleca, Angela Lanza, Clelia Lombardo, Ambra Mangani, Giovanna Minardi, Gisella Modica, Emi Monteneri, Francesca Oliveri e Anna Pagano prendono in esame, come personagge, Amelia Rosselli, Anna Banti, Artemisia Gentileschi, Elizabeth von Arnim, Goliarda Sapienza, Maria Messina, Maria Occhipinti, Molly Bloom, Satanik, Severa Santi, Suor Juana de la Cruz, Virginia Woolf. Ultimissimo lavoro, proprio in questi giorni, rimad’origine di Elisa Vladilo, frutto di una collaborazione con S/Paesati, il format che da diversi anni porta a Trieste un importante discorso artistico sulle migrazioni; con questo progetto Elisa Vladilo ha costruito un percorso di arte urbana colorando alcuni tratti della Stazione Ferroviaria di Trieste e chiedendo a donne di diverse provenienze di scrivere a terra una poesia nella loro lingua madre: un esempio di arte vissuta e di lavoro comune, dal bellissimo e entusiasmante risultato, in un luogo destinato al transito anonimo di persone.
Nello staff di Vita Activa, oltre a Gabriella Musetti, che ne è la direttrice editoriale, figurano, addette a varie e diverse mansioni, Patrizia Saina, Rosella Pisciotta, Gabriella Pippan, Maria Teresa Mecchia, Bettina Todisco, Mariella Grande, Mariaelena Porzio, Silva Bon; tra le consulenti scientifiche Sergia Adamo (Università di Trieste), Sanja Roic (Università di Zagabria), Lourdes Gonzales Pietrosemoli (Università delle Ande, Venezuela); molte altre le donne che fiancheggiano e sostengono le molte iniziative. Un’organizzazione capillare e un desiderio di fare che hanno già prodotto ottimi risultati. Da Trieste, con una buona comunicazione affidata al sito internet www.vitaactivaeditoria.it e alla pagina Facebook, attraverso l’organizzazione di presentazioni anche fuori regione e grazie alla partecipazione a vari eventi editoriali, questo progetto di editoria femminile indipendente, con la calma e la tenacia delle donne si sta gradatamente diffondendo sul territorio nazionale. I libri, oltre che tramite il sito internet, si possono acquistare in varie librerie di Trieste, Firenze, Padova, Bologna, Roma, Milano; e la recente partecipazione a importanti fiere dell’editoria come Pordenonelegge, Libri in cantina, la Fiera della piccola e media editoria di Susegana e la recentissima Librinsieme a Udine, hanno notevolmente allargato la notorietà e la potenzialità di contatti di questa particolare casa editrice. Al momento del decollo, le donne di Vita Activa salutavano l’avvio del loro progetto come “un atto di coraggio, di azzardo, di lungimiranza” a cui solo il tempo futuro avrebbe dato una risposta. Il loro desiderio corredato da passione, competenze e professionalità, e soprattutto la loro abitudine al lavoro in rete e alla collaborazione interna e esterna, hanno messo in moto risposte molto positive. Sulle buone linee individuate, il cammino di Vita Activa continua: il 2017 porterà sicuramente nuova linfa e nuovi risultati; e probabilmente, nel segno delle donne i primi autori uomini.