Non è semplice presentarmi e dire tutto quello che faccio. Ho infatti un’identità molteplice e ho svolto e svolgo tuttora numerose e diverse attività. Tutte riconducibili, per trovare un fil rouge che le accomuni, all’impegno socio-culturale e alla comunicazione.
Sono nata a Viterbo nel 1948 e ho vissuto lì, in una meravigliosa famiglia e fra tanti amici e amiche, fino agli anni del liceo. Poi mi sono trasferita in Toscana, a Pisa, dove mi sono laureata in Lingue e Letterature straniere nel 1971, discutendo la mia tesi sull’immenso e amato Marcel Proust.
L’insegnamento delle lingue straniere
Successivamente ho vissuto a Lucca, dove ho cominciato a insegnare la lingua francese nelle scuole medie. In Toscana ho passato anni entusiasmanti, di formazione umana, politica e sociale: erano gli anni di Don Lorenzo Milani e dei preti operai, dell’abolizione delle classi differenziali, dell’alfabetizzazione degli adulti tramite le 150 ore, dei decreti delegati nella scuola, della Legge 180/1978 (denominata Legge Basaglia) per la riforma dell’assistenza psichiatrica, che portò all’istituzione dei Centri d’Igiene Mentale e all’abolizione dei manicomi. E poi ancora conquiste democratiche e diritti, per il cui conseguimento ho continuato a impegnarmi direttamente quando, a metà degli anni Settanta, mi sono trasferita a Roma.
A Orvieto, dove attualmente vivo con frequenti soggiorni a Trieste, sono arrivata nel 1983. È un luogo che ho amato subito e dove, da subito, mi sono sentita accolta e amata; una città dove, nel mio girovagare e tra un impegno e l’altro, mi piace stare: in una dimensione tranquilla ma culturalmente vivace, a contatto con tanti tesori d’arte e con molta meravigliosa natura. Mi piace pensare e dire che vivo qui come fossi a Parigi, a Londra, a Istanbul o a New York: ossia con apertura d’animo, in libertà e senza pregiudizi, con la valigia sempre pronta e un occhio sul mondo. Sono un’appassionata viaggiatrice infatti: amo luoghi, lingue, ritmi, parole, persone, ho esplorato e continuo a esplorare varie culture. Anche per quanto riguarda il mio lavoro mi sono spesso formata all’estero, seguendo corsi sulla didattica delle lingue e sulla comunicazione.
A Orvieto e nell’Orvietano ho continuato a insegnare per molti anni Francese e Inglese, formando molti alunni e alunne che ricordo con amore e che a volte ancora frequento in situazioni amichevoli o di lavoro. Li/le considero, per gli insegnamenti vicendevoli che ci siamo scambiati/e, il mio più prezioso patrimonio di conoscenza dell’animo umano, insieme a molte altre relazioni significative alle quali sono portata ad aprirmi e che non mi stanco mai di coltivare. Ho fiducia nelle persone infatti, sono ottimista e mi abbandono alla vita. E la vita, generalmente, mi ripaga con i dolori che non vengono risparmiati a chi vive intensamente, ma anche con abbondanza di doni.
Svolgo ancora attività di didattica delle lingue, o più in generale della comunicazione, quale docente di corsi e di seminari rivolti agli adulti da parte di vari soggetti associativi o aziendali.
Da qualche anno la mia vita pendola tra Orvieto e Trieste, città che amo particolarmente e che mi ha affettuosamente e generosamente adottata. Amo la sua atmosfera di frontiera e di porto aperto sul mare, le diverse culture che ingloba e che passando i vicini confini permette di esplorare, la vivace vita letteraria e culturale di cui, seppure a intermittenza, faccio ormai parte.
Il web: Content management e ICT Marketing
Nel 2005, sempre seguendo il filo della comunicazione, ho iniziato una nuova esperienza. Sono entrata in quota societaria in Akebia, società di sevizi internet e di ICT Marketing e, mettendo a frutto anche la mia qualifica di giornalista pubblicista, ho assunto la direzione del quotidiano online www.orvietonews.it, fondato da Fabrizio Caccavello, tra i primissimi in Italia, nel dicembre 2000. Da allora, maturando esperienze e competenze, mi sono appassionata al web, alle sue dinamiche socio-comunicative e alle sue potenzialità di marketing. Ho sviluppato vari progetti internet occupandomi, in particolare, della strategia dei contenuti.
In Akebia, società che ho lasciato nel luglio 2014, mi sono occupata soprattutto di progetti internet relativi alla filiera TAC (Turismo, Ambiente, Cultura) e alla Pubblica Amministrazione, seguendo l’iter delle leggi e dei decreti relativi all’Accessibilità e alla Trasparenza dei siti internet delle P.A. Un lavoro di cui vado particolarmente fiera è la prima versione del progetto di marketing territoriale www.inorvieto.it, realizzato per conto della OACS-Fondazione CRO e dalla stesa editato, in convenzione con il Comune di Orvieto, nel maggio 2011. Di tale progetto (oggi rivisitato), che è stato uno dei primi in Italia a basarsi sul concetto di turismo emozionale e di storytelling, sono stata Project manager per la strategia dei contenuti e il general editing.
Attualmente, pur privilegiando la scrittura e la traduzione, continuo a lavorare nel web content creating & management come libera professionista, collaborando con privati o aziende che hanno fiducia nelle mie attitudini e nelle mie competenze. Posso svolgere questo lavoro anche in lingua francese e inglese.
Maggiori dettagli sulla mia esperienza nel web.
La scrittura creativa
Accanto all’insegnamento prima e all’ICT marketing poi, ho sempre coltivato la scrittura creativa, pubblicando vari libri di poesia e prosa.
La mia prima raccolta di versi, dal titolo Le quattro stagioni (Rebellato, Venezia), risale al 1984; miei testi poetici sono inseriti nelle antologie L’Autore (Firenze, 1989), Ti bacio in bocca (LietoColle, 2005), Poesia e Natura (Firenze, Le Lettere, 2007). Con le edizioni LietoColle ho pubblicato le sillogi Voce alla notte (2006) e La strega poeta (2008). Una mia poesia, Il ciliegio, compare in un’unità didattica dell’antologia scolastica delle edizioni Loescher “Leggere Nuvole”, accanto a componimenti poetici di E. Montale, G. Ungaretti, W. Zsymborska, N. Hikmet. In prosa ho scritto la raccolta di racconti brevi Insopprimibili vizi (AM Edizioni Marotta, 2004), che da tempo introvabile ho recentemente rivisitato e riadattato in un romanzo che spero possa essere presto pubblicato, e da cui è stato tratto il concertato teatrale Frammenti di esistenze amorose (2009), con adattamento e regia a cura di Enrica Rosso. Altro lavoro di narrativa è Dodecapoli (LietoColle, 2010), dodici racconti con tavole fotografiche di Ambra Laurenzi che compongono un vasto affresco dell’animo femminile nell’Italia del Novecento. Stralci dei racconti di Dodecapoli sono riportati nella App cityteller che fa vivere e conoscere il territorio attraverso i libri condivisi dagli utenti; alcuni racconti del libro sono inoltre usciti in lingua russa nel luglio 2019 per le edizioni IZDATELSTVO VKN di Mosca.
Ho partecipato alla redazione dell’antologia poetica di segnalibri Sfrutta il segno (Milano, La Vita Felice, 2012). Con la pubblicazione e Io sono una Rosa (LietoColle, 2013) mi sono cimentata in un’originale e rigorosa traduzione poetica di 18 grandi poeti e poete che nei secoli hanno scritto della “rosa”. Sono stata inserita nell’antologia Poeti umbri contemporanei (Foligno, Il Formichiere, 2014) che, nello spazio della Regione Umbria, è stata presente in eventi importanti quali la Fiera internazionale del libro di Francoforte e Expo Milano 2015. Ancora per EXPO 2015, sono stata inserita tra i trenta poeti italiani contemporanei del progetto poetico Percorsi di-versi all’interno del Parco della Villa Reale di Monza; l’installazione poetica è successivamente diventata una pubblicazione a cura della Fondazione che si occupa della Villa Reale di Monza. Sono presente, con alcuni testi poetici in lingua italiana e lingua greca, nella raccolta antologica Pane e poesia – Ψωμι και ποιηση (Milano, La Vita Felice 2015) che, a cura dell’Associazione Ciprioti in Italia NIMA, vede insieme i versi di sette poete cipriote e sette poete italiane. Un mio paziente ambizioso lavoro, realizzato in versione bilingue (italiano e inglese) – In viaggio. Grani di Saudade–Travelling. Beads of Saudade – è uscito a ottobre 2015 per le edizioni La Vita Felice (Milano): si tratta di un itinerario in versi di 168 poemetti divisi in 14 stazioni, secondo una Via Lucis attraverso terre situate lungo la più antica e appassionante direttrice di sfida, conoscenza e scambio, il mare; il percorso poetico è accompagnato da 14 opere pittoriche dell’artista Salvatore Ravo, che ha realizzato anche la copertina del libro. La mia silloge poetica, Rose di pianto (Milano, La Vita Felice 2017) è dedicata alla poesia civile e è corredata da tavole pittoriche dell’artista Giuliano Baglioni; è arrivata finalista al Premio Internazionale “Alda Merini” 2019.
Ho curato la pubblicazione L’anima è tenebra di Claudio Grisancich, monologhi su Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Anton Čechov (Monterotondo RM, Edizioni fuorilinea, 2018), e la Guida sentimentale di Orvieto (Trieste, Vita Activa Edizioni, 2018), nata da un laboratorio di scrittura da me tenuto all’Unitre di Orvieto nell’anno accademico 2017-2018, volume che ha ricevuto una segnalazione di merito alla prima edizione (2022) del Concorso letterario della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari “L’albero delle ciliegie, una storia tira l’altra. Storie di paesi, borghi e letterature dei luoghi”.
Ho scritto il saggio Sempre altrove fuggendo. Protagoniste di frontiera in Claudio Magris, Orhan Pamuk, Melania G. Mazzucco (Trieste, Vita Activa Edizioni, 2019), che ha ottenuto il terzo premio all’edizione 2021 del Premio letterario nazionale “Franco Piccinelli scrittore” del Club per l’UNESCO di Alba, Langhe e Roero. Del 2020 è il saggio Di libertà e d’amore sulla poeta vittoriana Elizabeth Barrett Browning, che precede la mia traduzione dei suoi Sonnets from the Portuguese: Di libertà e d’amore. Elizabeth Barrett Browning. Sonetti dal Portoghese, (Trieste, Vita Activa Edizioni, 2020).
La mia pubblicazione più recente è un mio canzoniere contemporaneo dal titolo D’amore e d’altre minuzie (Torino, Robin Edizioni, 2022).
Faccio parte della Società Italiana delle Letterate (SIL) e dell’associazione “Lettori Portatili Orvieto”, che si occupa di lettura a voce alta sia a livello di formazione, sia organizzando e interpretando reading in vari contesti locali e nazionali.
Collaboro per recensioni e articoli con varie riviste letterarie (Letterate Magazine, Il Ponte rosso, Leggendaria) e con la rubrica “Libridine” del quotidiano www.articolo21.org.
La traduzione e l’editing
Svolgo lavoro di editing e di traduzione (da francese, inglese e spagnolo e dall’italiano in francese e inglese), in particolar modo di testi per il web o di testi letterari e poetici. Tra i vari lavori, ho tradotto in inglese, insieme all’amica Erika Pauli, il progetto poetico PERCORSI DI-VERSI legato a EXPO Milano 2015 e allestito, a cura della Casa della Poesia di Monza, nel Parco della Villa Reale di Monza. Con e Io sono una Rosa, piccolo libro ben più complesso di un comune lavoro di traduzione, ho tradotto dal francese, dall’inglese e dallo spagnolo 18 grandi poeti e poete che nei secoli hanno scritto della rosa. Nel 2020, preceduti dal mio saggio Di libertà e d’amore, ho tradotto il canzoniere Sonnets from the Portuguese di Elizabeth Barrett Browning. Ho tradotto in italiano dalla versione originale francese il mémoire di Marta Albertini Una genealogia ritrovata. La moglie, la figlia e la nipote di Tolstoj si raccontano (Vita Activa Nuova, Trieste, 2021. Ho tradotto, seguito da una postfazione critica, il romanzo gotico di Percy Bysshe Shelley St. Irvine o il Rosacrociano (Robin Edizioni, Torino, 2022), fino al mio lavoro traduttivo inedito in Italia e proposto da Robin Edizioni nell’anno del bicentenario della morte del poeta inglese. Per la stessa casa editrice ho curato e tradotto Rose fresche aulentissime (Robin Edizioni, Torino, 2023), scelta e traduzione di grandi poeti e poete che hanno scritto sulla rosa, e Doctor Marigold e le sue prescrizioni ((Robin Edizioni, Torino, 2024) che, per la prima volta in Italia, propone la versione integrale dei racconti del numero speciale natalizio dell’anno 1865 della rivista di Charles Dickens “All the year round”.
Cultura e politiche di genere
Sono da sempre interessata alla cultura e alle politiche di genere. In tal senso sono socia fondatrice e membro del direttivo dell’associazione “Il filo di Eloisa” (www.ilfilodieloisa.it) nata in ricordo di Eloisa Manciati, impiegata del Comune di Orvieto scomparsa prematuramente nel 2006 che molto si è prodigata per le politiche giovanili e per la valorizzazione della cultura di genere. Faccio parte della Società Italiana delle Letterate. Seguo con attenzione il pensiero della Comunità filosofica femminile di Diotima, fondata dalle filosofe dell’Università di Verona. Sono in relazione anche con il “Circolo della Rosa” di Verona (www.circolodellarosavr.org), uno dei luoghi simbolo del pensiero femminile accanto alla “Libreria delle donne” di Milano.
Ho avuto un’esperienza politico-amministrativa. Nel 1990 sono stata eletta nel Consiglio Comunale di Porano, dove ho condotto due consiliature in minoranza e una in maggioranza, ricoprendo il ruolo di vicesindaca e di assessora alla Cultura e ai Servizi Sociali. Dopo la svolta del Congresso di Firenze ho fatto parte, per qualche anno, dei Democratici di Sinistra, da cui sono uscita nel 2004 per una posizione fortemente critica verso le logiche interne della spartizione delle cariche e dei territori.
Ho deciso di tornare alla politica attiva durante le elezioni amministrative del maggio 2014, in cui ho accettato di candidarmi a sindaca di Orvieto (tuttavia senza successo) perché molte persone, lontane dai meccanismi di partito e dai condizionamenti che gli stessi partiti determinano nelle istituzioni, me lo hanno chiesto, e perché questo ha coinciso con un nuovo desiderio di mettermi personalmente in gioco stimolato dall’ultimo libro di Annarosa Buttarelli, docente presso l’Università di Verona, “Sovrane. L’autorità femminile al Governo”. Un notevole lavoro di filosofia politica che, attraverso l’analisi di esperienze storiche e contemporanee, esorta le donne e gli uomini che ne vogliono condividere il percorso ad assumersi, in tempi di crisi, la responsabilità di governare con un’inversione radicale di rotta attraverso il Ri-orientare e il Ri-governare.
Il progetto della mia lista “Ri-governare Orvieto”, che è stato apprezzato da molti, non è tuttavia stato appoggiato dai più. Continuo quindi a fare politica, in modo indiretto, nei luoghi e nelle situazioni della vita quotidiana secondo il motto di Teresa de Avila che prediligo: “Fare ogni giorno il poco che dipende da sé”:
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