La Casa della Poesia di Monza è lieta di promuovere, all’interno della rassegna della Reggia di Monza “Il mondo nel Parco Reale”, La Bella di Monza – Reading poetico dedicato alla rosa:
sabato 21 maggio 2016 ore 17.45, nel Roseto “Niso Fumagalli” della Villa Reale di Monza.
Prima parte ore 17,00 Sala Conferenza Teatrino di Corte
Introduzione di Corrado Beretta e Antonetta Carrabs;
Incontro con Valerio Villoresi, pronipote di Luigi Villoresi, direttore dei Giardini della Villa Reale di Monza dal 1812 al 1825 e ibridatore della Rosa ‘Bella di Monza’ o ‘Medoetiensis Villoresi’ – una delle 57 varietà di rose da lui create.
Seconda parte ore 17,45 roseto “Niso Fumagalli”
Introduzione di Elisabetta Motta e Diana Battaggia;
Reading poetico dedicato alla rosa con la partecipazione dei poeti Vivian Lamarque, Donatella Bisutti, Mariapia Quintavalla, Piero Marelli, Massimo Morasso, Sebastiano Aglieco, Manuela Bellodi, Claudia Cangemi, Antonetta Carrabs, Bruna Colacicco, Ada Crippa, Stefano Gentile, Annamaria Lombardi, Cinzia Marulli, Luciana Moretto, Francesco Palmieri, Paolo Pezzaglia, Laura Ricci, Alice Serrao, Gian Piera Sironi, Alexandra Zambà:
Come non cogliere l’opportunità di trascorrere un pomeriggio in un roseto? E quale roseto!
Il roseto della Villa Reale di Monza venne realizzato, per volontà dell’industriale monzese Niso Fumagalli, nel lontano 1965. Un autentico angolo di paradiso dal tepore velato, aureo, che si colora del profumo inebriante e a tratti struggente delle rose antiche. Lo sguardo dei visitatori si perde nell’incomparabile varietà di forme, di sfumature e di fragranze. Si passa dall’elegante semplicità di una specie botanica, ai colori pastello delicati e ai profumi intensi delle rose antiche. È sorprendente come in poche piante si possa trovare tanta diversità di portamento, di altezza, di fogliame e di forme, come nella rosa. Alcune hanno il fogliame lucente o opaco, altre si distinguono dai margini dentati, dal verde più o meno scuro, o glauco; altre da incredibili sfumature rossastre. Il fusto, con gli aculei, è molto diverso da una specie all’altra; alcuni esemplari sembrano avere valenze decorative con i loro fiori solitari, riuniti in infiorescenze a corimbo. Tra questi prodigi della natura spicca, per bellezza e storia, la rosa Chinensis, detta Bella di Monza: un esemplare di rosa antica, caratterizzata dal fiore aperto, dalla presenza di spine, dall’andamento quasi disorganizzato del cespuglio. Creata all’inizio del XIX secolo da Luigi Villoresi, la rosa Chinensis è originaria della Cina. Venne introdotta in Europa e portò alle rose il colore arancio-rosso, fino ad allora sconosciuto.
Per cantare tanta bellezza, i poeti partecipanti leggeranno propri testi o di poeti del passato scritti per esaltare la delicatezza gioiosa della rosa, ma anche delle sue spine. Ascolteremo differenti modulazioni del tema che ben si presta a metafore di vita e di amore. Interessante sarà ascoltare i componimenti di tutti i poeti presenti – 21 autori – e degli alunni della scuola elementare, veri “boccioli di poesia”, accompagnati dal poeta Sebastiano Aglieco, loro maestro; avremo testimonianze in lingue diverse grazie a Laura Ricci che ha tradotto numerosi componimenti scritti da autrici straniere. L’internazionalità dell’evento sarà supportata dalla poetessa cipriota Alexandra Zambà e dai testi di Rilke, poeta della rosa, che Massimo Morasso condividerà con i partecipanti.
Le letture saranno intervallate da momenti dedicati alla danza con coreografie a cura dell’Associazione Danze Antiche A.D.A: la grazia e l’eleganza del passo nella musica sfioreranno delicatamente petali e versi.